Le Opere
Ciascun’opera è una storia che ritorna alla luce, compiuta.
I tre materiali che Catellani utilizza – legno, pietra e ferro – si completano l’un l’altro, mentre l’artista, instancabile ricercatore, sperimenta.
Le linee, sempre pulite, armoniche e melodiose, si rincorrono e raccontano.
Non sono enigmi da interpretare, queste sculture, sono piuttosto meraviglie da ammirare nella loro semplicità comunicativa: messaggi che sembrano avere il compito di ricordarci quanto di perfetto ci circondi, ogni giorno, da sempre.
“La strana eterogeneità di forme e materiali costituisce fin da subito l’accesso distintivo alla sua particolare ricerca espressiva e nello stesso tempo sancisce un indissolubile legame ed una profonda complicità con il mondo naturale e con il territorio da cui l’artista e i materiali provengono. Frutto di felici intuizioni e di arcani ritrovamenti i sassi e i legni del Taro, del Po e della Pessola cadendo sotto l’occhio e la mano dell’artista vengono sensualmente trasformati in levigati accadimenti formali e coniugati in inedite ibridazioni. Il lavoro di questo straordinario scultore risulta essere costantemente in bilico tra figurazione e astrazione: il mondo naturale, quale serbatoio infinito di motivi e materiali da cui esso attinge, gli sollecita e risveglia costantemente il rapporto con la realtà mentre il travaglio artistico lo porta a purificare la forma e la materia per liberarla verso una grammatica primordiale profondamente moderna. Le opere intessono legami e rimandi con alcuni grandi maestri del ‘900 quali Brancusi, Arp e Moore e testimoniano il costante impegno dell’artista nel proclamare un superamento dell’esperienza naturalistica per affermare romanticamente la sincerità a cui la materia aspira, il movimento e le vibrazioni del flusso della vita.”
(Professoressa Eles Iotti)